recitazione
più per convenzione questa pagina reca il titolo che la sovrasta.
forse più corretto sarebbe stato scrivere educazione
al pensiero... alla parola... al gesto...
o più semplicemente, educare all'emozione.
giacché non crediamo alla recitazione quale un mero evento
"tecnico".
crediamo il contrario:
che la tecnica sia necessaria e fondamentale per veicolare oltre
il palcoscenico un'emozione.
il mestiere dell'attore non è un mestiere che si fa;
è un mestiere che si è.
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il laboratorio non ha la pretesa di insegnare a recitare.
più quella di essere guida.
per conoscere se stessi, prima di ogni cosa.
per sviluppare le proprie capacità di analisi.
per non smettere un istante di interrogarsi. di interrogare.
per osservare.
assorbire.
per mettersi in gioco.
per osare.
per sbagliare. per non aver timore, o pudore, dei propri errori.
né mai il percorso che si intraprende è una via obbligata.
il laboratorio è soprattutto una struttura aperta.
gli allievi sono costantemente incitati al dialogo.
invitati ad elaborare proposte di lavoro.
a suggerire essi stessi testi che divengano materiale di studio.
molte volte si incontrano attori che parlano solo a se stessi...
ma ogni volta non era teatro.
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